Come affrontare i problemi di coppia

Come affrontare i problemi di coppia

Le relazioni amorose sono tra le cose più importanti nella nostra esistenza e per questo anche le più delicate da coltivare e gestire. La scelta del partner con il quale decidiamo di condividere esperienze, emozioni e spazi è in effetti tutt’altro che semplice, in primis perché frutto di un iter che spesso esce dalla nostra dimensione razionale. In tutto questo una cosa è certa: nessuna coppia è esente dall’affrontare dei momenti di difficoltà. Ciò che conta è saper riconoscerli e mettere in atto gli strumenti più adatti per affrontare la crisi.

Capire i problemi di coppia: cosa fare quando suona il campanello d’allarme?

È cosa assai complessa ammettere che nella coppia ci sono problemi. Mette nelle condizioni di aprire un coperchio che mai si vorrebbe toccare, per non stravolgere equilibri interni ed esterni alla relazione. Succede quindi che ci si adatta a dinamiche così dette disfunzionali, ovvero più aderenti a schemi acquisiti dal passato che al nostro sentire, pensando che “tanto va bene così” e che è uno scossone passeggero che capita a tutti. In verità, quando i problemi vengono sottostimati e nascosti, l’esito non può che portare ad un progressivo peggioramento della situazione.

Quando aiuto le coppie a comprendere e a trovare una soluzione ai loro problemi, mi trovo davanti a scenari che tendenzialmente poggiano su tematiche ricorrenti:

  • Difficoltà a gestire le relazioni con le famiglie di origine
  • Gelosia e eccessiva possessività
  • Scarsa capacità di ripartire tempi e spazi
  • Mancanza di dialogo e di supporto reciproco
  • Cambiamenti nell’assetto della coppia a seguito della nascita di un figlio
  • Vita sessuale insoddisfacente
  • Cambiamenti di vita in ambito lavorativo o relazionale che creano disorientamento

Perché quindi, pur essendo dinamiche ben note all’interno di molte coppie, non si trova il modo per gestirle ed affrontarle al meglio?

Le ragioni possono essere ricercate solo dentro noi stessi, alzando lo sguardo e direzionandolo verso una rotta che, seppur complessa da seguire, può far luce su ragioni a noi sconosciute.

Vedere, interpretare, agire. Come correggere i problemi di dialogo e relazione.

Nel mio lavoro di psicoterapeuta, parlo molto spesso con persone che scelgono di intraprendere un percorso per risolvere problemi di coppia. Il punto di partenza non è sempre lo stesso, sia per il mio approccio personalizzato sia perché gli individui che mi si pongono davanti partono da punti diversi della mappa. Alcune coppie si presentano con un problema già chiaro; altre invece lamentano un malessere al quale non hanno ancora dato una forma concreta. Intervengo quindi relazionandomi con entrambi cercando di comprendere con occhio esterno, lavorando per far emergere le ragioni che mettono in crisi il rapporto e quindi offrendo strumenti pratici per prendere delle decisioni consapevoli.
Richiede impegno, perché la terapia di coppia chiama ognuno a mettersi in discussione, lasciando andare quella parte di sé dalla quale in genere è più difficile separarsi. Si aggiunge poi la difficoltà di portare le due parti a camminare in parallelo, soprattutto nelle situazioni in cui il problema viene sollevato e riconosciuto solo da un versante.  

A chi rivolgersi per problemi di coppia? La terapia come territorio neutro di confronto

Tra le mura domestiche, intrise di dinamiche ben consolidate, può risultare molto complesso reinventare nuove modalità di dialogo per riuscire a superare il problema di coppia. Liberarsi dalle proprie sicurezze e dai luoghi abituali, può rivelarsi una scelta vincente perché porta il confronto in un ambiente neutro. Dentro allo studio la coppia trova in me una figura di mediazione, che spesso aiuta a tradurre pensieri ed emozioni con parole comprensibili ad entrambi; trova un luogo dove poter fermarsi a riflettere, ad esternare pensieri e i “non detti” rimasti dentro troppo a lungo; trova un posto sicuro e protetto nel quale esprimersi senza timore. Non posso garantire che tutte le crisi si risolvano con un lieto fine ma posso dire che i problemi, una volta compresi e rielaborati, diventano un terreno fertile nel quale far germogliare una nuova consapevolezza di sé e di ciò che si desidera per il bene proprio, del partner e dei figli quando presenti.

Alcuni consigli pratici per la gestione del dialogo nella coppia

Mi sento di offrire alcune semplici linee guida da mettere in pratica nella quotidianità. Non sono applicabili indistintamente a tutte le situazioni, perché ogni uomo e ogni donna hanno al proprio interno un mondo dalle mille sfaccettature diverse. Eccone una breve lista:

  • Durante un litigio esprimi il tuo stato d’animo al posto di sottolineare l’atteggiamento o l’errore altrui. Manifestare i propri sentimenti può essere un buon punto di partenza per farsi capire meglio. Ti riporto una frase di esempio: hai fatto x e io mi sono sentita/o y, quindi la prossima volta potresti provare a fare z?.
  • Cerca di ascoltare e di comprendere. Evita di interrompere, verifica di avere capito bene quello che l’altro ti dice.
  • Accetta l’altra persona per com’è. A volte pretendiamo che il partner corrisponda a tutti i nostri bisogni e non accettiamo che invece abbia limiti e caratteristiche diverse dai nostri voleri. Se entrambi si sentono accettati arrivare al cambiamento sarà più facile, ci si verrà incontro in un clima di squadra e non di guerra.
  • Rispetta l’altro e i suoi limiti. Rispetta te stessa/o e i tuoi limiti. Se sono incompatibili, trovate assieme una mediazione.

Le avrai ascoltate o lette spesso queste frasi e magari provato ad applicarle. Se senti che qualcosa ancora non funziona, allora può essere giunto il momento di chiedere aiuto a un terapeuta in grado di aiutarvi nella relazione.