Crisi di coppia. Chi la supera e chi no.

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Crisi di coppia. Chi la supera e chi no.

Tutte le coppie, prima o poi, vanno incontro ad un periodo di crisi. Anche la coppia più affiatata che conosci, quella che ti è venuta in mente leggendo questa frase, ha passato o passerà un momento di crisi, te lo garantisco.
Il mio non è cinismo, bensì realismo. Non voglio asserire che è meglio stare da soli perché l’amore è destinato a finire, o cliché pessimisti di questo tipo. No, quello che vorrei passare è che la crisi fa parte della vita. Qualsiasi tipo di crisi: lavorativa, sociale, politica, economica, relazionale. E non è la crisi a determinare noi ed il nostro futuro, ma il modo con la quale la affrontiamo.

La genesi della coppia: la scelta, la crisi, la trasformazione.

Quando si tratta di coppia, le dinamiche della crisi (e anche della relazione in generale) sono più complesse. Entrano in campo i meccanismi più reconditi, primitivi, inconsci del nostro io e di quello della persona con la quale condividiamo la nostra vita. Pensiamoci un attimo: cosa ci unisce al partner scelto? Possiamo elencare molte qualità, indubbiamente, ma quante persone con le stesse virtù (o magari anche con qualità che pensavamo più affini a noi) abbiamo conosciuto e non ci hanno fatto quell’effetto? C’è sempre un motivo che ci fa innamorare, e altri che ci fanno poi stare assieme: ci scegliamo ma non sappiamo perché. Il nostro inconscio, invece, lo sa.
È per lo stesso inconscio che molte volte arriviamo quasi ad odiarci durante la crisi. Vorremmo mollare tutto, ma qualcosa ci trattiene dal farlo; vorremmo ritrovare l’armonia persa, ma non sappiamo da dove iniziare; vorremmo reagire in maniera diversa, ma subentrano reazioni automatiche; vorremmo sentirci capiti dal partner e capirlo, ma sembriamo non trovare un linguaggio comune. Così, arriviamo ad incolpare l’altro per tutta la sofferenza che stiamo provando. Non sempre siamo pronti a misurarci con le nostre mancanze.

Dove sta la colpa quando subentrano i problemi di coppia?

Sono solita dire che nelle problematiche di coppia la colpa è sempre 100% di uno e 100% dell’altro e che è, quindi, fondamentale mettersi in discussione e chiedersi quale sia il proprio contributo alla genesi e al perseguire della crisi. La coppia è un sistema nato dalle dinamiche dei partner: ne deriva che non è possibile scindere il proprio modo di essere, le proprie reazioni, i propri pensieri, da quelli della persona vicina. È per questo motivo che un terapeuta può essere molto d’aiuto: nel donare uno sguardo esterno e districare questa matassa di soggettività mescolate.
Siamo esseri umani e, come tali, siamo soggetti a cambiamento nel corso del tempo, a malumori, a periodi di forte stress. Non sempre chi è accanto a noi riesce a capire, sopportare (o supportare) tali momenti. Questo può sfociare in vari comportamenti alla base della crisi di coppia: allontanamento, chiusura in sé stessi, intolleranza, tradimento, solitudine, rabbia, colpevolizzazione. Esistono tantissimi modi con il quale si può entrare in crisi, e tantissimi altri con i quali si può ritrovare equilibrio e benessere.

Due diversi approcci nell’affrontare le difficoltà nella coppia.

C’è una sostanziale differenza tra le coppie in armonia e le coppie in crisi. Questa non sta nel fatto che le prime non siano soggette a confronti e momenti di difficoltà, bensì nel voler affrontarli insieme. Osservando entrambe si riscontreranno sicuramente diverbi, divergenze di opinioni, tensioni, difficoltà. Ma, nelle prime, si riscontreranno anche dialogo, disposizione al confronto, messa in gioco, complicità, assenti nelle seconde. Sono questi gli ingredienti per una relazione duratura e appagante. E sono componenti che tutte le coppie possono raggiungere, da sole o forse con l’aiuto di un terapeuta, che guiderà i due soggetti verso la riscoperta delle proprie risorse e prerogative.

La terapia potrebbe altresì portare alla rottura della coppia, qualora entrambi i partner concordassero sia la soluzione migliore. Tale esito non sarebbe un insuccesso, anzi: avendo acquisito la consapevolezza del limite di quella singola relazione, così come gli strumenti per non intraprendere nuovamente relazioni altrettanto inadeguate, entrambi i partner ne uscirebbero vincenti.

Come diceva Terenzio i litigi degli amanti rinnovano l’amore” e amare non significa vivere felici e contenti, ma affrontare le sfide della vita insieme, anche quando queste portano alla separazione.